Bigenitorialità: Una Sentenza che Cambia le Regole
Una nuova sentenza della Corte di Cassazione ribadisce con forza un principio fondamentale nel diritto di famiglia: i figli di genitori separati hanno diritto a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. La decisione n. 1486 del 21 gennaio 2025 segna un punto di svolta, confermando che le scelte sulla collocazione dei minori non possono basarsi su automatismi o su presunzioni astratte.
Bigenitorialità e Affidamento: Il Cuore della Sentenza
Uno degli aspetti più significativi riguarda l’interpretazione dell’art. 337-ter c.c., che tutela il diritto del minore a una relazione stabile con entrambi i genitori. La Corte ha annullato la decisione della Corte d’Appello di Venezia, che aveva modificato il collocamento della minore da paritario a prevalente presso la madre basandosi esclusivamente sulla giovane età della bambina.
Questo approccio è stato ritenuto inadeguato: ogni decisione in tema di affidamento e collocazione deve essere fondata su una valutazione concreta della situazione familiare, delle abitudini del bambino e delle reali capacità genitoriali di entrambi i genitori. La sentenza sottolinea che il passaggio da un affidamento paritario a una drastica riduzione dei tempi di permanenza con un genitore – in questo caso il padre – è contrario al principio di bigenitorialità, soprattutto in assenza di motivazioni specifiche.
Il Richiamo alla CEDU e alla Giurisprudenza Internazionale
Un altro punto chiave della sentenza è il riferimento all’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), che tutela il diritto alla vita familiare. La Corte di Cassazione ha ribadito che qualsiasi limitazione del rapporto tra un genitore e un figlio deve essere adeguatamente motivata e non può basarsi su criteri generali o pregiudizi.
La giurisprudenza della Corte EDU ha più volte affermato che ridurre i tempi di frequentazione tra un genitore e il figlio senza una valida giustificazione può configurare una violazione di questo diritto. Inoltre, vengono richiamati altri strumenti internazionali, come la Carta di Nizza e la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, per rafforzare l’idea che la tutela del rapporto con entrambi i genitori deve essere una priorità assoluta nei procedimenti di separazione e divorzio.
Reclamo e Riesame: Un Chiarimento Importante
La sentenza introduce anche un elemento innovativo nella gestione dei provvedimenti temporanei e urgenti (art. 473-bis.24 c.p.c.), chiarendo che il reclamo non è un semplice controllo di legittimità, ma un vero e proprio riesame ex novo della vicenda.
Questo significa che la Corte d’Appello, investita del reclamo, non deve limitarsi a verificare la correttezza formale della decisione, ma può e deve rivalutare tutti gli elementi del caso, garantendo che la scelta finale sia realmente conforme al superiore interesse del minore.
Verso un Nuovo Equilibrio per le Famiglie Separate
Questa sentenza si inserisce in un percorso giurisprudenziale che rafforza la bigenitorialità come principio cardine nel diritto di famiglia. Si tratta di un messaggio forte per chi si occupa di separazioni e divorzi, sia dal punto di vista legale che personale: le decisioni sui figli devono essere sempre prese con un approccio concreto, evitando criteri rigidi o discriminazioni di genere.
Per chi affronta una separazione o un divorzio, è fondamentale essere seguiti da professionisti esperti in diritto di famiglia e nelle normative internazionali sull’affidamento. La corretta gestione delle fasi giudiziarie può fare la differenza per garantire il rispetto dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, soprattutto dei più piccoli.
Conclusione
Questa pronuncia della Cassazione rappresenta un importante punto di riferimento per chi si trova ad affrontare una separazione con figli. Il principio di bigenitorialità viene confermato come elemento imprescindibile nelle decisioni di affidamento, e la necessità di una valutazione caso per caso viene ribadita con forza.
Un segnale chiaro per il futuro del diritto di famiglia in Italia e per chiunque voglia tutelare al meglio i propri diritti e quelli dei propri figli.